Giornata mondiale della pizza- Oggi è il world day

il 17 gennaio è la Giornata mondiale della pizza

Il 17 gennaio si celebra la Giornata Mondiale della Pizza, un’occasione per rendere omaggio a una delle specialità culinarie italiane più amate, che ha conquistato il mondo grazie all’arte dei “pizzaiuoli napoletani“.

Questi maestri dell’impasto hanno visto riconosciuta la loro abilità dall’UNESCO, che nel 2017 ha conferito loro il titolo di Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Un prestigioso riconoscimento che afferma con certezza l’autenticità di questa eccellenza tutta italiana.

La World Pizza Day, tuttavia, è soprattutto la festa di tutte le pizze e coincide con la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore dei panettieri e dei vigili del fuoco. In questa giornata, la pizza è celebrata ovunque, dalle pizzerie alle case, mentre sui social si moltiplicano le foto di questo piatto che continua a rallegrare e unire popoli di tutto il mondo.

Numerose iniziative vengono organizzate in tutta Italia per celebrare questo simbolo della nostra tradizione gastronomica, e durante la giornata saranno trasmessi in diretta su YouTube e Facebook incontri, dibattiti e corsi amatoriali dedicati alla preparazione della pizza.

Le farciture che conquistano il cuore degli italiani rimangono quelle classiche e intramontabili, come la pizza Margherita, la pizza Napoletana, la Marinara e la pizza Capricciosa.

Pizza, un mercato in continua crescita.

La pizza è uno degli alimenti più amati e conosciuti al mondo: in Italia si cuociono miliardi di pizze ogni anno e rappresenta un mondo variegato, ma la sua dimensione economica è difficile da quantificare con precisione. Secondo ITA0039, la certificazione Asacert che riconosce i veri ristoranti italiani all’estero, il valore globale del business della pizza sarebbe superiore a 151 miliardi di dollari (circa 147 miliardi di euro), con una crescita prevista del 5% annuo dal 2024 al 2031. Durante la 19esima edizione di PizzaUp, il simposio tecnico-organizzato da Petra Molino Quaglia a Venezia lo scorso novembre, sono stati presentati i dati di Tradelab, che evidenziano come gli italiani, nell’ultimo anno, abbiano speso circa 25 miliardi di euro in consumi legati alla pizza, con un totale di 1.173 milioni di pizze consumate. Secondo Tradelab, le opportunità di crescita, specialmente nella fascia medio-alta, sono promettenti: «Investire nell’aumento del valore per il consumatore e nell’attrazione di nuovi clienti permetterà agli operatori del settore di sfruttare un mercato che, nonostante le sfide, conserva enormi potenzialità», affermano i ricercatori. Inoltre, un’indagine di Cna Agroalimentare, presentata al Salone TuttoPizza di Napoli, ha rivelato che un ristoratore su due prevede una crescita nel 2024 per la propria attività.

L’industria della pizza in Italia
A livello nazionale, Coldiretti stima il valore del mercato italiano della pizza a circa 15 miliardi di euro, con una produzione annua di 2,7 miliardi di pizze e oltre 100.000 lavoratori a tempo pieno, cifra che raddoppia nei weekend. Un’indagine Coldiretti-Ixe’ ha anche evidenziato che in 4 famiglie italiane su 10 la pizza viene preparata in casa, spesso utilizzando farine speciali o ingredienti gourmet. Inoltre, Coldiretti sottolinea come la pizza fatta in casa possa risolvere il problema dell’autenticità degli ingredienti, poiché «due pizze su tre servite in Italia sono preparate con prodotti provenienti da lontano, senza alcuna indicazione per i consumatori, come mozzarella lituana, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino o farina ungherese».

Un patrimonio da proteggere

L’Italia non è l’unico paese a rivendicare la paternità della pizza, che esiste in molte varianti. Tuttavia, solo in Italia è stata riconosciuta come Patrimonio immateriale dell’umanità per l’Arte del pizzaiuolo napoletano. Nonostante il settore stia vivendo una fase di grande crescita, «resta ancora un mercato giovane e non completamente maturo», ha dichiarato Massimo Di Porzio, presidente di Fipe Confcommercio Campania, durante il lancio dell’Osservatorio socio-economico della pizza napoletana a Napoli, un’iniziativa dell’Avpn (Associazione Verace Pizza Napoletana), in collaborazione con Università Parthenope, Cnr e Fipe-Confcommercio.

Anche quest’anno, Avpn organizza il Vera Pizza Day, un evento che coinvolgerà 19 paesi, tra cui le new entry Qatar e Filippine, con 22 masterclass, tutte in diretta sul canale YouTube di Avpn, tra cui una con gli scienziati della Base Concordia in Antartide.

Innovazione e valorizzazione al Sigep

Il tema dell’innovazione e delle strategie di valorizzazione sarà discusso anche alla 46esima edizione del Sigep, che si terrà a Rimini dal 18 al 22 gennaio, dove saranno dedicati due padiglioni agli operatori del settore pizza.

L’evoluzione dei consumi: consegne e social network

Gli Stati Uniti si confermano i leader nel consumo di pizza, con 13 chili pro capite all’anno, seguiti dagli italiani con 7,8 chili, mentre in Europa, gli spagnoli consumano 4,3 chili, seguiti dai francesi e dai tedeschi con 4,2 chili, e gli inglesi con 4. In Italia, le consegne a domicilio sono in forte crescita: Just Eat ha registrato circa 5,12 milioni di chili consegnati, con una media giornaliera di oltre 14.000 chili e un ordine ogni 2 secondi. Le pizze più richieste restano la Margherita, la Diavola e la Capricciosa, ma i nuovi trend includono anche topping dolci come nocciole e mascarpone.

Per Deliveroo, le consegne sono aumentate del 20%, e tra le città che amano di più la pizza (in base al numero di ordini da asporto) figurano piccoli e medi capoluoghi come Rovigo, Campobasso, Nuoro, seguiti da Foggia, Isernia, L’Aquila, Avellino, Matera, Crotone e Latina.

In rete, la pizza domina anche sui social: oltre 3,6 milioni di ricerche mensili a livello globale e più di 75 milioni di hashtag su Instagram. La pizza fritta è quella che riceve più like, con 15.000 ricerche mensili in Italia e oltre 200.000 hashtag. Seguono la Margherita e il Calzone.

Ricetta della Pizza capricciosa, a cura dell’allievo della Pizza.it School Alberto Farina

Video Ricetta -Per  fare in casa la pizza su mattone o in teglia e ottenere una cottura perfetta, segui le istruzioni nel video.

Una volta preparato l’impasto, prima di infornare, guarnisci la base con circa 60-65 g di pomodoro. Consigliamo l’utilizzo di pomodori San Marzano pelati e passati o comunque in sugo. A 3-4 minuti dalla cottura, aggiungi su ogni pizza un pugno di funghi (circa 30-40 g), 2 fette di prosciutto cotto, un carciofino intero e 6 olive. Essendo la capricciosa una pizza ricca di ingredienti, ti consigliamo di non superare i 60 g di mozzarella.

N.B. Il tempo di cottura di 10 minuti si riferisce alla pizza cotta in teglia. Se invece la cuoci su mattone, il tempo sarà di circa 2 minuti, e in tal caso dovrai aggiungere gli ingredienti della farcitura prima di infornare.

Pizza capricciosa, la ricetta di Alberto Farina

Pizza capricciosa, la ricetta dell’allievo Alberto Farina- Pizza.it School

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