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difficolta' apertura pizzeria ITALIA ??? è cambiato qualcosa ???

(@pinos58)
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vi ricordate questo libro del 2007 ???  è cambiato qualcosa secondo voi ???
Luigi Furini, Volevo solo vendere la pizza, Garzanti, pagg 193

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Aprire una pizzeria? In Italia è praticamente impossibile
di Stefano Natoli

commenti - |  Condividi su:  |vota su ||16 febbraio 2007

Dove è più facile aprire un’impresa? In un Paese dove si possono fare affari con relativa semplicità. Non è dunque il caso dell’Italia che nella classifica della Banca Mondiale è all’82esimo posto, dietro potenze – con tutto il rispetto – del calibro di Kazakhistan, Serbia, Giordania e Colombia. Il merito – si fa per dire – è della nostra infernale burocrazia. Così almeno la pensa il giornalista Luigi Furini che in ‘Volevo solo vendere la pizza’ (Garzanti editore) racconta una storia che se non fosse vera – avendo avuto lui stesso protagonista - potrebbe tranquillamente essere la sceneggiatura di un film comico.

Un saggio divertente sull’opprimente dittatura della burocrazia Ecco la storia. Un giorno l'autore - ex sindacalista Cigl, attualmente giornalista del Gruppo l’Espresso - ha la brillante idea di cambiare attività e di aprire una pizzeria da asporto nel centro di Pavia. L'idea nasce parlandone con l’amico di sempre proprio stando seduti al tavolo di una pizzeria: due conti e la conclusione che quella del pizzaiolo e un’attività che può diventare molto redditizia. La moglie sulle prime ha qualche perplessità, ma poi decide di assecondare il progetto del marito e il suo desiderio di diventare imprenditore: “Ci metto un forno e un bancone. Vuoi vedere che funziona?”. Sulla carta sembra tutto facile. Così Luigi ci prova.
Trova il locale e comincia a seguire i corsi di primo soccorso, quello antincendio, quello sulla prevenzione degli infortuni. Frequenta commercialisti e avvocati. Informa le ‘lavoratrici gestanti’ dei rischi che corrono. Sistema le cose con l'Asl: i regolamenti sull'igiene e l'obbligo di installare le numerose trappole per i topi.
Compra centinaia di marche da bollo, compila e paga un'infinità di bollettini postali. Sei mesi dopo e con 100mila euro in meno apre finalmente l'attività: il tanto desiderato negozio di pizza da asporto che si chiama Tango.
E qui comincia l'avventura. Luigi lavora 14 ore al giorno, si trova a dover fare i conti con i cosiddetti ‘lavoratori’ e con i sindacati. Risultato: dopo due anni chiuderà bottega.

Un libro a tratti esilarante che tocca in realtà temi molto seri – soprattutto nel momento in cui si parla di riforma della Legge Biagi - e pone interrogativi importanti: l’eccessiva rigidità nei rapporti di lavoro porta ad un eccesso di flessibilità? Le leggi troppo restrittive spingono inevitabilmente verso l’economia sommersa e il lavoro nero?

Un libro che fa emergere una verità ampiamente percepita: quanto sia complicato nel nostro Paese anche solo aprire una pizzeria. Troppa burocrazia, cavilli di ogni genere e sindacalisti iper garantisti anche nei confronti di chi a lavorare non ci pensa proprio, ma vuole solo lo stipendio. Se con una doppia attività, è meglio. Il caso della dipendente di Luigi incinta che denuncia una gravidanza a rischio e apre una pizzeria proprio di fronte a quella del suo titolare, la dice tutta.

“Alla fine il suo ritratto del nostro Welfare straccione è folgorante ed impietoso – scrive Marco Travaglio nella prefazione - politicamente scorrettissimo proprio perché molto più autentico e realistico di qualunque trattato socio economico”.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/02/radiocorlibri-pizza-furini.shtml?uuid=22ea106e-bd98-11db-9538-00000e25108c&DocRulesView=Libero

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Citazione
Topic starter Pubblicato : 08/11/2010 16:49
(@emanuele-limonta)
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Questa è l'italia, una volta il paese dei mandolini, degli spaghetti e della...pizza. Ciao
87.5.119.18

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Pubblicato : 08/11/2010 16:54
(@jerry-folino)
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l'unica cosa che è cambiata è che dovrebbe uscire un nuovo corso che però le nostre care associazioni di categoria a delinquere già propongono e che i nostri fantastici studi di settore vengono cambiati in peggio anno per anno. addirittura quest'anno se inserivi le agevolazioni della tremonti ter( una legge che sulla carta doveva farti risparmiare sulle tasse se facevi investimenti) ti obbligavano a dichiarare una cifra superiore all'agevolazione annullando tutto il risparmio.
mi viene male per tutti i nuovi aspiranti imprenditori che ogni giorno arrivano sul forum sognando una vita finalmente autonoma e serena e non sanno ancora quante notti insonni dovranno farsi. [11]
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Pubblicato : 08/11/2010 17:07
(@giuseppe-7)
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Ora il paese dei balocchi.
Comunque non e' solo nella ristorazione, ma in tutti i settori.
Nel lontano 1979, avevo 18 anni, in un ora ho ottenuto la licenza di agente di commercio, ricordo che ero il num 1500 circa.(non eravamo tanti)
Verso il 1987 se non sbaglio, dovevi fare un corso a pagamento presso le cam. di commercio,si era gia' arrivati a 150.000, durava c/ca 20 ore e non si e' mai capito a cosa serviva e a cosa serva.
Ma senza quello non potevi piu' prendere agenzie.
Tenete presente che e' un lavoro piuttosto complicato, mio padre alla tenera eta' di 75 anni va ancora in giro a vendere e dice sempre che dopo oltre 50 anni di attivita ha sempre da imparare. Immaginate un corso di 20 ore. Tutto per fare cassa, furti legalizati ai danni di chi vuole iniziare a lavorare.
L articolo 1 dice che l italia e' una repubblica fondata sul lavoro(forse era cosi')perche' secondo me e' una repubblica fondata sulla disocupazione visto che loro stessi non ti permettono di iniziare qualsiasi attivita.
[42]
62.47.2.1

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Pubblicato : 08/11/2010 17:11
(@fabrizio-bellini)
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Ma vá,cosa dici!!Se ti sente ange o tarquinio,povero Pino [3] cmq io preferisco Colombia,sopratutto il mese di novembre,quando fanno l'elezione di Miss Colombia a Cartagena [2]  [9] Festa tutto il mese,quella si cheé vita [4]
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Pubblicato : 08/11/2010 17:13
(@giuseppe-7)
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Caro bellini, ho una proposta per te' vendiamo le nostre attivita' realizzate in questi paesi freddi( a proposito, mi servono i mutandoni di lana di tuo nonno)e andiamocene in colombia [26], ho idea che possono prenderci come giurati e controllori dello stato fisico delle aspiranti miss.
Te gusta? Immaginati li al sole a fare massaggi rilassanti a quelle povere fanciulle stressate, con una cerveza al gelo e tanto dispiacere per chi sta al caldo dei forni delle pizze.  [44] (anzi, io al freddo).
62.47.2.1

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Pubblicato : 08/11/2010 17:19
(@fabrizio-bellini)
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Caro ziotibia,a cartagena cittá sull'equatore quindi tutto l'anno estate non ho problemi ad andarci a vivere,mio padre ci vive da 30 anni [28] mi manca solo di concludere ancora qualcosina e poi [27] C'é ancora tanto spazio li per far qualcosa [28] e poi tra un salsa, un merenghe e una lampada ci sono le columbiane che ti fanno rinascere [40]  [41]
93.244.186.198

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Pubblicato : 08/11/2010 17:40
(@giuseppe-7)
Membro Registered

dai, dai, dai, dai,  [24] Voglio andare all equatore, organizza, non aspettare, non indugiare, abbi fretta, qui mi si stanno congelando i panetti.
Apriamo un chiosco in spiaggia, tu prepari le bevande e io mi dissetto.
Affittiamo canoe e pedalo', tutto self service. La nostra barmar servira in toples, io mi metto un perizoma leopardato e tu una foglia di fico.
Ops, mi sono svegliate, az, sempre sul piu' bello.
Dicevi bellini, mi sono apisolato un attimo e ho fatto un bel sogno, perdonami. [26]
62.47.2.1

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Pubblicato : 08/11/2010 17:49
(@fabrizio-bellini)
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Chi dorme non piglia pesci [26] inizia ad organizzarti,non vorrai portarti dietro moglie e prole!!! [2] [3] ti faró un fischio al momento giusto [28] Non ti preoccupare per il viagra,li c'é il tee di coca che ti tira sú [26]  [41]  [40]
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Pubblicato : 08/11/2010 18:00
(@giuseppe-7)
Membro Registered

Le valige sono pronte, moglie e prole vengono con me' pero' lei non e' gelosa.
Lei sa' che io sono un sant uomo. Ok per il the alla coca...cola.
Il viagra lascialo a bunga bunga.
[26] Non farmi aspettare troppo, non voglio diventare uno yeti. [29]
62.47.2.1

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Pubblicato : 08/11/2010 18:08
(@enrico-giacomelli)
Membro Registered

siete forti, qual e` il paese dove ce meno burocrazia per aprire una pizzeria?

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Pubblicato : 13/06/2016 19:34
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