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Un mestiere ricercato

(@antonio-frascaria-2)
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Di qualche giorno fa la notizia, in Italia non si trovano pizzaioli, di questi tempi una notizia in contro tendenza... sara vero?
Allora questo dato è fondato chi l' ha messo in giro e soprattutto dove sono tutte queste richieste di mano d' opera.
Credo che attorno a questo mestiere si si creato una sorta di falso mito...
sarò lieto di essere smentito, grazie a chi mi ha prestato attenzione.

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Topic starter Pubblicato : 28/04/2013 01:05
(@pizza-it)
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Risposta data dalla Fipe all'utente PaintOff:

Roma, 24 aprile 2013 Prot. n. 731.

Gent.mo Signore,mi scuso per non poterLe rispondere indicandoLa per nome ma la mail che mi ha indirizzato non forniva indicazioni. In ogni caso riscontro la nota con la quale ci segnala il forte disappunto in merito alla notizia stampa sulla richiesta di pizzaioli qualificati da parte delle imprese.Che il tema del lavoro fosse un nervo scoperto del Paese lo sapevamo già attraverso la lettura dei numeri sul tasso di disoccupazione, in particolare giovanile.Prima di fare valutazioni sulle criticità esistenti nel rapporto tra domanda ed offerta di lavoro è doveroso ricordare che il Ministero del Lavoro attraverso il sistema informativo Excelsior rileva trimestralmente i fabbisogni occupazionali delle imprese. Si tratta di un’indagine campionaria che coinvolge le imprese di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni tesa a “misurare” dinamiche e caratteristiche dell’occupazione con particolare attenzione alle figure professionali richieste.Scorrendo i dati più recenti relativi al primo trimestre del 2013 si scopre, ad esempio, che il mondo della ristorazione è al primo posto per numero di assunzioni previste nel trimestre pari ad oltre 20 mila unità di cui circa la metà stagionali. L’80% di queste assunzioni riguarda camerieri, cuochi e simili.Guardando più indietro nel tempo si constata che le figure del cuoco e del pizzaiolo qualificati costituiscono una criticità del mercato del lavoro della ristorazione in parte perché non sempre di facile reperimento ed in parte perché le imprese dichiarano di reclutare personale che ha bisogno di essere adeguatamente formato.Mi ha sorpreso che una nota volta a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla mancanza di figure professionali qualificate nella ristorazione abbia fatto tanto “rumore”. Eppure il problema è noto e presenta numerose chiavi di lettura. Provo ad elencarle in punto di logica prescindendo dal rimando ai dati sopra citati perché mi sembra che non la convincano.Primo. Non si può trascurare che le imprese della ristorazione presentino una certa vivacità imprenditoriale. Questo significa che ogni anno un certo numero di imprese avviano l’attività e, pertanto, cercano personale a prescindere da ciò che accade in quelle che chiudono. Le pizzerie sono uno dei segmenti più vivaci e non è difficile verificarlo girando per le città.Secondo. Abbiamo la presenza di una significativa componente stagionale sia come accentuazione dell’attività di imprese annuali sia come avvio di imprese propriamente stagionali. Infatti, una quota rilevante dei fabbisogni di personale di cui abbiamo dato conto è di tipo stagionale. Questo vale anche per i pizzaioli che vengono assunti dalle migliaia di imprese che devono rinforzare l’organico in vista dei picchi stagionali e da quelle che si accingono a riavviare l’attività in una delle tante destinazioni turistiche del Paese. Provi a chiedere a qualcuna di queste imprese se trova con facilità personale qualificato. E provi anche a chiedere se è necessario erogare superminimi di una certa consistenza per garantirsi la fidelizzazione del personale qualificato.Terzo. Che la ristorazione nonostante la situazione di difficoltà che stiamo vivendo e che non risparmia neppure le nostre imprese fosse ancora in grado di mantenere l’occupazione ed in qualche caso persino di incrementarla non lo diciamo noi. Lo affermano i dati dell’Inps e dell’Istat. E’ un abbaglio statistico che si infrange contro una realtà profondamente diversa? Può darsi, ma si dà il caso che noi, come tutti, non conosciamo un’altra strada per misurare questi fenomeni.In conclusione desidero precisare che non ho mai parlato della presunta superiorità dei pizzaioli egiziani. Se rilegge l’articolo non farà fatica a darmene ragione. Ritengo, anzi, che la nostra cultura enogastronomica, anche con riferimento alla pizza, non sia seconda a nessuno.Nell’auspicio che possa leggere con spirito diverso il grido di dolore che abbiamo voluto lanciare sui problemi delle nostre imprese, anche in relazione alla mancanza di personale qualificato, colgo l’occasione per inviarLe i più cordiali saluti.Lino Enrico Stoppani

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Pubblicato : 28/04/2013 08:47
(@antonio-frascaria-2)
Membro Registered

Ho avuto modo, dopo aver postato.. di constatare come l' argomento sia stato ampiamente già trattato, grazie a chi mi ha risposto.
La superficialità con cui si danno le notizie è scandalosa.
Se sarà vero che di personale qualificato c' è penuria ciò vale anche nel campo del giornalismo. La notizia sensazionale fa scalpore ma poi nessuno si prende la briga di fare una indagine seria.
il pizzaiolo è un mestiere che non conosce crisi... così si alimenta una credulità diffusa che danneggia, credo il settore che come altri avrebbe bisogno di sostegno. Nel mio piccolo credo che una notizia del genere che in questo momento( sottolineo) ha attirato l' attenzione avrebbe meritato ben altro tatto.

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Topic starter Pubblicato : 28/04/2013 11:56
(@-2776)
Membro Registered

ragazzi ,faccio il pizzaiolo da anni ,ho fatto il cameriere per anni ,credetemi era più facile trovare lavoro in questo settore 20 anni fa e non adesso .quindi non vi fate infinocchiare quando dicono che questo mestiere non conosce crisi ,se i soldi non girono non girono,io oggi ringrazio dove lavoro perchè anche se il lavoro è diminuito ,loro mi tengono ancora ,ma parliamo di vecchia generazione ,un imprenditore di adesso mi avrebbe già messo fuori ,tutto questo per dire ,non credete a tutto ciò che dicono ,ma con cautela cercate di capire se vale la pena spendere soldi a fare corsi ,in bocca al lupo a tutti

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Pubblicato : 29/04/2013 13:55
(@-1837)
Membro Registered

premetto chi parla non e' un genio o il dio della pizza, pur avendo 2 qualifiche da pizzaiolo e una da pasticcere 23 anni di lavoro sulla gobba e diversi " aggiornamenti tecnici " fatti in diversi mulini e con diversi professionisti del calibro di nicola demo,sono anni inoltre che studio la chimica degli impasti ecc... e guarda un po essendo laureato conosco anche le meccaniche di mercato. quindi cio' che dico e che penso non e' oro colato no... ma si basa su solida esperienza, provata e subita nonche' sull'osservazione della realta' che e' cosa ben diversa rispetto agli interessi legittimi e non... orbene! sia come esempio paradigmatico la triste questio dei famosi panettieri introvabili in abbruzzo..viceslao ruccolo(presidente dell'associazione panificatori abbruzzesi..) lancia l'allarme:mancano oltre 100 panettieri in abbruzzo, segue articolo....I PROBLEMI DELLA CATEGORIA - La carenza di personale, tuttavia, resta la vera spina nel fianco delle ditte del settore: «In Abruzzo – prosegue il presidente dell’assopanificatori - sono tanti i forni artigianali che non trovano manodopera e il problema, che esiste da anni, ora si è accentuato. Un fornaio con la qualifica ottiene circa 2.500 euro netti al mese in busta paga. Uno stipendio che, con gli straordinari e la produttività, arriva facilmente a tremila. È vero che si lavora nelle ore notturne, di solito da mezzanotte alle otto, ma c’è anche chi finisce prima e inizia prima. Quasi sempre, invece, rispondono alle offerte di lavoro solo gli extracomunitari e, ultimamente, neanche quelli». L’appello dei panificatori abruzzesi è raccolto idealmente dall’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Paolo Gatti, 35 anni, avvocato, che della difesa dei mestieri tradizionali (o introvabili) ha fatto una specie di battaglia personale: «È un retaggio del dopoguerra – sostiene - il fatto che i figli debbano essere per forza tutti diplomati o laureati e impiegati, possibilmente nella pubblica amministrazione. Bisogna superare i pregiudizi culturali legati a professioni considerate poco qualificanti. È vero, quello del fornaio è un mestiere duro ma, come accade anche per altre figure molto richieste, consentirebbe di avere uno sbocco lavorativo immediato e sicuro e uno stipendio non trascurabile» .....i fatti sono invece questi e lo dico da abbruzzese.. non ne servivano neanche 2 di panettieri! alcuni ragazzi che da queste fuorvianti dichiarazioni si sono sciroppati costosissimi corsi e hanno poi investito tempo lavorando anche gratuitamente per acquisire la giusta professionalita' aal resa dei conti si sono sentiti poi offrire 700-800 euro per 10 ore di lavoro notturno! pensi lei che un panettiere molisano mi aveva contattato tramite un altro panettiere che per cui avevo lavorato in abbruzzo e per il lavoro notturno mi aveva offerto 3,5 eu per oraaaa! e poi del resto basta leggere i commenti dei vari malcapitati nei vari forum e in commento all'articolo del coriere di cui sopra .. questi signori sono i fatti, un esempio paradigmatico di come vengono gestiti in maniera fuorviante i dati delle varie fonti ...per quanto riguarda le assunzioni nella ristorazione vi dico solo questo , il lavoro nero nella ristorazione la fa da padrone , anche per l'insufficenza cronica di personale ispettivo presso gli organi preposti ai controlli, ci sono tribunali con migliaia di cause di lavoro pendenti da anni, e molte vertenze provengono dal settore ristorativo dove vige la piu' totale anarchia...provi a chiedere a queste imprese se trova con facilita' personale qualificato????? ma volete scherzare???m provate voi a farvi un giro in camping, ristoranti, asporti ecc provate a contrattare una paga che giustifichi di 10 ore di lavoro, senza riposo settimanale , spesso in condizioni precarie con buona pace dell'haccp..ecc provate, provate e dite pure che siete dei professionisti pluriqualificati con anni di esperienza provate.... se vi va bene vi offrirano 1500 eu a diversi miei colleghi hanno offerto anche 900 eu !!! altro che chiacchiere buoniste , intrise di stucchevole ottimismo di convenienza e di maniera e' questa la realta' i professionisti qualificati non li trovano perche' non li voglionio pagare.si accontentano di ragazzini freschi di corso che a fine stagione corrono spesso il rischio di non essere neanche pagati, e' successo e ancora succedera'.per quanto riguarda poi le scuole di formazione per pizzaioli e le varie botteghe , sono una buon trampolino per adire al mondo del lavoro , il problema e'che se ne e' abusato, si faccia un conto di quanti pizzaioli o sedicenti tali vengono ogni anno licenziati dalle centinaia di centri di formazione e poi si informi sul numero di pizzerie e tiri da solo le somme ad occhio direi che per ogni pizzeria ci sono almeno 6 pizzaioli.. non solo ma vada su un sito di annunci e dia un'occhiata alle pizzerie in vendita nella sua zona e tiri la conclusioni. mi scusi lo sfogo caro signor enrico stoppani sfogo dettato dalla mia alergia cronica all'ipocrisia che di questi tempi visto quello che succede in politica di certo non manca . allora finiamole di illudere ragazzi con miraggi di lavori certi, di successo, ad alta ricollocabilita,tra i piu' renumerati, eccc e diciamogli che il mercato dei pizzaioli e strasaturo ed in declino.. 20%di disoccupati nel paese ... sperando di non essere bannato cordiali saluti tarquinio.

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Pubblicato : 29/04/2013 23:29
 Meow
(@9890-30)
Membro Registered

io sono "felicemente" sistemato all'estero...
però a scanso di equivoci si possono sempre pubblicare un po' di contatti, non credo faccia male ne a chi cerca lavoro ne a chi il cerca personale qualificato... in bocca al luppolo a tutti Ciao Miao!

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Pubblicato : 30/04/2013 03:11
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