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Una frase che mi ricorda tempi duri...

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(@francesco-sparanesi)
Membro Registered

Non avevo alcuna intenzione di fare un'apologia del pizzaiolo presuntuoso. Tutt'altro. Vale per tutti i settori lavorativi: solo quando hai una discreta padronanza dei tuoi mezzi puoi contrattare. Vale sia per i dipendenti che per la controparte. tutto qui. Per i dipendenti è un invito ad accrescere le proprie competenze.
151.55.23.4

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Topic starter Pubblicato : 21/09/2010 04:33
(@maxy68)
Membro Registered

Ciao, il mio intervento primo, non si riferiva a te, ma a paskpizza.


Saluti massimo
217.133.54.87

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Pubblicato : 21/09/2010 10:56
(@giuseppe-lisi)
Membro Registered

Chi non ha problemi sul lavoro scagli la prima pietra !!
I problemi ci sono e ci saranno sempre.
Io parto dal presupposto che lasciare in tronco il posto di lavoro non porta pane ne per il titolare e ne per il dipendente.
Penso anche che tutte le controversie nate ed esistenti sul posto di lavoro si possono discutere e chiarire davnti ad un buon caffe o un bicchiere di birra a fine serata .

poi ci sono i casi : dipendenti che appena li rimproveri si eccitano e titolari che sbraitano su contestazioni  dei dipendenti  facendo solo i padroni.

Si tratta di capire quali sono per  entrambi  i compiti.
dopo una giusta valutazione dell'impegno di entrambi.

il mio 3d imprenditori si nasce o si diventa non è postato a caso,anche se in questo caso debbo aggiugere : buon dipendente si nasce o si diventa?.

la dignità dell dipendente io penso non sia totalmente  in gioco  ( in parte viene soddisfatta a fine mese ).o sbaglio.

Tranne se lavorare è un opzional.

si lavora perche il lavoro da dignità all'essere umano anche se è sfondato di per se di soldi.

Si lavora perche la famiglia a delle esigenze che solo il lavoro puo soddisfare.

certo se poi vieni trattato da schiavo allora è giustissimo lasciare e andare via.
Sempre dopo aver trovato di meglio.

mandare a farsi friggere  è sicuramente  sbrigativo a patto  che dopo averlo fatto non ci si pente.

E' vero il detto tuti sono utili e nessuno e indispensabile.
Fino a quanto si lavora onestamente credo che nessuno  la sputera dalla boccca questa frase su qualcuno .

il mercato della mnovalanza e cosi ampio che chi paga ha molto da  provare e valutare .
un po ( molto meno ) è il mercato delle aziende che vengono vagliate per essere considerate ed in cui andare a lavorare .

Comunque sia il mercato è aperto a tutti dipendenti e titolari.
Con la giusta attenzione flessibilità e pofessionalità io direi anche serieta ci si incontra sempre .

E questi detti anno il tempo trovano.


Peppe Lisi


87.18.30.61

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Pubblicato : 21/09/2010 13:08
(@ciro-diliberto)
Membro Registered

Concordo un pò con tutti ma in particolare con tarq che ha centrato in pieno il tipo di atteggiamento che bisognerebbe avere con i tit....la troppa confidenza nuoce alla stima e alla lunga anche al portafoglio del dipendente perchè poi la ( presunta amicizia) predispone il titolare ad approfittare...e li si guasta il giocattolo...sul discorso della dignità concordo con ange, perchè, e vero che si deve sempre pensar prima alla famiglia, ma ci sono situazioni in cui anteporre la propria dignità e necessario ed indispensabile....forti comunque delle proprie capacità e del proprio saper fare.... [28]
109.53.48.168

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Pubblicato : 21/09/2010 13:52
(@tanaxia)
Membro Registered

fatto!! venerdì 13 agosto, finito il servizio a mezzanotte, dopo 3 giorni di lavoro, ciao ciao! su 100 ristoranti di lavoro secondo me neanche il 10% è un buon posto di lavoro, tutti mirano a risparmiare sul personale, son sempre incasinati e cambiano spesso. il secondo giorno di lavoro il cuoco che c'era la sera prima non si è presentato, io ho lavorato un giorno in più del cuoco e poi via col vento. chi mi ha consigliato di andare a lavorare "in quel posto" mi ha chiesto cosa c'era che non andava, senza dilungarmi troppo gli ho risposto che ci son posti dove puoi durare 3 anni e altri dove ci puoi stare non più 3 giorni. 
ognuno ha il posto che si merita!!!gli squali son sempre all'erta
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Pubblicato : 21/09/2010 17:13
(@fabrizio-bellini)
Membro Registered

e io invece dico che al primo posto viene il lavoro,se non c'é lavoro non é vita,il lavoro ti fa vivere a te,alla famiglia,ti permette di avere ció che durante la vita si desidera...se non si lavora prima o poi finisce anche l'amore,sopratutto oggi,non puoi offrire niente alla famiglia,non si é piú nessuno,ci si ritrova soli,allontanati dalla societá [28]
93.244.194.38

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Pubblicato : 22/09/2010 00:35
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