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A livello industriale si usa l'enzima alfa-amilasi e a livello artigianale ... ?

(@andrea-quiricco)
Membro Registered

Ieri guadando le etichette dei prodotti da forno di un supermercato, prodotti freschi conservati in frigorifero come pizzette, pane-pizza, focacce, vedevo che in tutte era presente l'enzima alfa-amilasi.

In teoria la produzione artigianale non dovrebbe utilizzarlo ma leggevo che comunque per la panificazione e' usato molto spesso e quindi presumo anche per i prodotti tipo pizza in teglia da distribuzione al dettaglio.

Leggendo alcuni procedimenti e ingredienti usati in ambito industriale o semi-industriale trovo la presenza di farina tipo 00 e miglioratori (immagino che ci sia anche l'alfa-amilasi) e un procedimento dall'impasto alla maturazione che non va oltre le 5-6 ore quindi mi fa pensare che l'enzima alfa-amilasi sia utilizzato per velocizzare i tempi di lavorazione/maturazione e/o per sopperire alla scarsa qualita' della materia prima che e' la farina consentendo di ridurre i costi di approvvigionamento della stessa.

Volevo capire se nel vostro ambiente puramente artigianale avete gia' sentito se qualcuno usa questo enzima magari solo per ottimizzare l'organizzazione dei tempi di lavorazione o se lo avete usato (sotto forma di miglioratori), che differenza di prodotto si ottiene a parita' di materia prima. Da quello che leggevo ieri sul forum sulla base surgelata credo che le pizze "tecnologiche" faranno la loro comparsa entro qualche anno ma magari qualcuno le produce gia' da se' con un risultato pari quasi a quello puramente artigianale. La mia e' solo una curiosita' perche' vedo che i vari molini su internet citano tra i loro prodotti anche a catalogo i famosi miglioratori.

Quindi se qualcuno di voi li usa, come li usa e per quale scopo.

93.37.199.19

Citazione
Topic starter Pubblicato : 16/01/2011 20:28
(@lucky75)
Membro Registered

Negli impasti di pane o pizza L'enzima alfa-amilasi ,come hai detto tu ,aiuta i lieviti nella fermentazione e quindi nella produzione di anidrite carbonica.Poi esistono in commercio svariati tipi di miglioratori ES:a base di lecitina di soia che assicura ecellenti risultati nelle produzioni con impiego di celle a lievitazione controllata, altri che garantiscono volumi e croccantezza di crosta e altri che.....Tutti studiati per avere un prodotto di maggiore qualità.
Come già detto in un altro post trovano largo uso in panificazione(NON PER SOPPERIRE ALLA SCARSA QUALITA' DELLE MATERIE PRIME). Ma la qualità del prodotto che lo richiede.ESEMPIO: "le rosette " o i panini soffiati in genere, ESIGONO l'USO DI FARINE DEBOLI e Miglioratori che gli danno volume.
Nella pizzeria puo essere utile, ma non indispensabili, per la teglia alla romana. Invece dannoso per la tonda classica.
INFINE ricordiamaci che siamo ne 2011 quindi rendiamoci conto che dire:"In teoria la produzione artigianale non dovrebbe utilizzarlo ma leggevo che comunque per la panificazione e' usato molto spesso e quindi presumo anche per i prodotti tipo pizza in teglia da distribuzione al dettaglio" .
PERCHE' se interpretato male si potrebbe anche capire una Sciocchezza

[7]
95.75.219.114

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Pubblicato : 17/01/2011 03:03
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