Lo Studio Pisani deposita esposto su “50 Top Pizza”: sotto accusa trasparenza, sponsor e agenzie di comunicazione.
Lo studio legale Pisani ha infatti intrapreso un’azione formale contro la società che gestisce la guida 50 Pizza Top.
L’azione, iniziata ad agosto con una diffida, ha avuto seguito oggi con la presentazione di un esposto a diverse autorità di regolamentazione:
- AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato)
- AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni)
- Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria
- Camera di Commercio di Salerno
- Ordine dei Giornalisti della Campania
Le accuse principali sollevate nell’esposto riguardano:
- Rapporti poco chiari con sponsor e agenzie di comunicazione.
- Pratiche ingannevoli (probabilmente verso i consumatori o il pubblico).
- Premi incoerenti (suggerendo che i premi promessi potrebbero non corrispondere a quanto effettivamente erogato o pubblicizzato).
L’obiettivo, a detta dei promotori dell’iniziativa, è far luce su presunte scorrettezze in ambito di comunicazione, pubblicità e concorrenza.

COMUNICATO STAMPA
Napoli, 29 settembre 2025 — Gli imprenditori Attilio Albachiara e Roberto Esposito, assistiti dagli Avvocati Angelo e Sergio Pisani — tra gli studi legali più noti a livello nazionale (è lo stesso studio che sta seguendo la nota vicenda sulla violazione della privacy tramite accesso abusivo alle telecamere di casa di Stefano De Martino) – hanno depositato un esposto formale alle Autorità competenti (AGCM, AGCOM, Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, Camera di Commercio di Salerno e Ordine dei Giornalisti della Campania) relativo alla classifica “50 Top Pizza”, progetto ideato e gestito dalla società LSDM S.r.l. e dai suoi soci Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere.
L’esposto, corredato da diffide rimaste inevase e da ampia documentazione, solleva e chiede ufficialmente di vagliare aspetti che, se confermati, avrebbero rilevanti ricadute sul mercato delle pizzerie e sulla tutela dei consumatori.
In particolare, vengono richieste verifiche approfondite su:
• Trasparenza e veridicità delle affermazioni sulla struttura delle valutazioni (claim come “guida mondiale”) e sulle modalità di selezione;
• Dichiarazioni contraddittorie riguardo al numero di ispettori e di visite effettuate (da cifre altissime autoproclamate fino a conteggi inferiori ammessi in privato) e, comunque, numeri irrisori già rispetto alle oltre 34.000 pizzerie esistenti solo in Italia;
• Premi e riconoscimenti incongrui o incoerenti, riportati con esempi concreti nell’esposto (tra cui un premio per i “fritti” assegnato a una pizzeria che non produce fritti e l’assegnazione di un riconoscimento collegato a un brand di latticini ad una pizza priva di latticini);
• Rapporti economici e commerciali sospetti con sponsor e possibili interferenze nella costruzione dei riconoscimenti;
• Il ruolo delle agenzie di comunicazione coinvolte nell’organizzazione e nella promozione delle attività della classifica, con riferimento a premi e riconoscimenti che coincidono con rapporti commerciali intrecciati tra sponsor
e agenzie di comunicazione collegate all’organizzazione della citata classifica; o contenuti pubblicati su quotidiani nazionali non chiaramente dichiarati come redazionali o promozionali; o possibili profili di pubblicità occulta e concorrenza sleale.
Per il giornalista Luciano Pignataro è stato in aggiunta richiesto l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti per valutare possibili violazioni deontologiche, mentre per Albert Sapere, non iscritto all’Ordine, è stata segnalata la pubblicazione di articoli su quotidiani nazionali in contesti non dichiarati come redazionali o promozionali.
“Questa iniziativa non è contro la pizza né contro i imprenditori onesti — dichiarano Attilio Albachiara e Roberto Esposito — ma a tutela di migliaia di professionisti che rischiano di subire danni economici e di immagine a causa di pratiche non trasparenti. Abbiamo portato nomi, prove e documenti; ora chiediamo che le Autorità accertino i fatti.”
Gli Avvocati Angelo e Sergio Pisani commentano:
“Abbiamo depositato un quadro documentale articolato che pone domande precise su trasparenza,
rapporti commerciali e comunicazione. È responsabilità delle Autorità verificare e, se del caso, intervenire per tutelare consumatori e operatori del settore.”
L’esposto rappresenta un passaggio formale e determinante: dopo anni di polemiche e sospetti, la vicenda approda ora nelle sedi istituzionali competenti per accertamenti su fatti concreti riportati con documenti e testimonianze concrete.
Contatti stampa
Studio Legale Pisani — Ufficio Stampa
Email: avv.sergiopisani@gmail.com
Tel: 081 5562392

Pizza.it si rende disponibile a pubblicare i comunicati stampa ricevuti dalle parti interessate.







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