Addio a Gaetano Fazio, con lui abbiamo scoperto il nome della pizza

Ci ha lasciati un pizzaiuolo di fama internazionale: Gaetano Fazio. Lo ricordiamo con un'intervista che ci aveva rilasciato nella sua pizzeria a Ischia.

Un profilo di costruzioni, colline e grotte dove la storia si è introdotta lasciando tracce di antichi anfiteatri e stabilimenti termali. E’il golfo di Napoli. Un mare di un inconfondibile intenso colore blu a separarla dalla costa e un castello che, già dimora della dinastia aragonese, la guarda come uno scrigno del passato in mezzo alle acque. Spiagge romantiche e tramonti
mozzafiato.

 

Chiese dal fascino atemporale

 

.

 

E’ Ischia, l’isola delle terme e della dolce vita viscontiana – si trova in uno dei punti più alti La Colombaia, la villa che fu teatro degli incontri estivi del regista. L’isola, inoltre, in cui approda la lunga storia di un bambino che a soli nove anni viene iniziato al mestiere di pizzaiolo dal padre; da Napoli si sposta per esportare l’arte avuta in eredità dalle due generazioni di pizzaioli da cui discende. Torna nel capoluogo campano e da qui il passo che lo conduce ad Ischia è breve e segnato dall’incontro con la donna che diverrà sua moglie. Si specializza presso le più rinomate pizzerie dell’isola ed infine ne apre una che ora è la pizzeria con la P maiuscola per gli ischitani ma anche per americani e giapponesi che a lui si rivolgono puntualmente. E’ il “nome della pizza” ad Ischia, Gaetano Fazio,
73 anni dedicati quasi interamente ad un’attività che lo ha portato in giro per il mondo, ed assieme a lui abbiamo cercato di capire a cosa ricondurre il fascino intramontabile della pizza “made in Italy”.

Come si diventa il ” nome della pizza”?
– “Il successo nel mio caso è dovuto soprattutto ad un fattore: la professionalità. Il che significa lavorare con prodotti di qualità nel rispetto del consumatore”.
Qual è la pizza che rappresenta la genuinità della sua produzione?
– “Sicuramente la margherita con
mozzarella di bufala Dop, pomodorini, basilico e parmigiano”.
Una ricetta classica dunque…
– “Vuole una pizza stravagante? A novembre presenterò nel Qatar una pizza a forma di conchiglia in onore dell’isola della Perle, con all’interno un letto di ricotta su cui è adagiato un pomodoro rosso simbolo della terra”.
Lei ha contatti in tutto il mondo. Come ci si sente ad essere un punto di riferimento per la tradizione della pizza napoletana?
– “Superati i settant’anni devo riconoscere che quello che mio padre mi diceva sempre, e cioè che il nostro è un mestiere d’oro, si è rivelato essere assolutamente vero. Grazie a questo pianeta che è la pizza ho raggiunto importanti traguardi (solo per fare qualche esempio abbiamo vinto come Pizza d’Autore al Pizzafest di due anni fa e cinque anni fa con un allievo giapponese, mentre già eravamo stati Miglior Pizzeria Grand Hotel nel 1993), tutte cose che mi hanno permesso di avere contatti all’estero, soprattutto in Canada e in Giappone. Sarò anche al prossimo Forum delle Culture di Bruxelles. Gli impegni sono molti”.
Parliamo un attimo del Pizzafest che si è aperto giovedì a Napoli alla Mostra d’Oltremare dove rimarrà fino al 21 settembre. E’ una manifestazione importante, giunta alla tredicesima edizione e ricca quest’anno di eventi che vedono la partecipazione anche di giapponesi cinesi e americani giunti per effettuare stage. Lei presenzierà in qualità di rappresentante dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, organizzatrice della kermesse. Quant’è importante l’apertura all’estero di uno spazio come Pizzafest?
– “Io sarò il commissario tecnico dell’Associazione, quindi presenzierò lo stand dei pizzaioli. Sono molto orgoglioso di questa vetrina che ci viene data per offrire a consumatori provenienti da altre parti del mondo la possibilità di gustare la nostra pizza a prezzi ridotti. La formula ormai consolidata è quella di un menù pizza, bibita, limoncello e caffè al prezzo di 10 euro. ”
Nell’isola per eccellenza (il termine
ischia deriva infatti secondo i linguisti dalla contrazione del latino insulam in “isclam” poi divenuto “Ischia” nel passaggio alla lingua volgare, così come slavum è divenuto schiavo), la pizza per eccellenza ha dunque un indirizzo – ed un nome – preciso: Da Gaetano.

Ristorante Pizzeria “Da Gaetano Ischia” sede di Roma

Viale Marconi 10, 00156 Roma

https://pizzeria-da-gaetano.webnode.it/

 

 

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