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Pizza napoletana e pizza romana

(@giovanni-gandino)
Membro Registered

 Buongiorno a tutti, avrei un quesito...

Qual'è la differenza di procedura tra un impasto napoletano ed uno romano?

Perchè il disciplinare parla di lievitazione a TA per 6 ore e molti pizzaioli  mettono in frigo per giorni? 

Se tutti e due gli impasti seguono una ricetta uguale e lievitazione lunga in frigo, allora qual'è la differenza? Solo nello stendere i panetti?

Grazie a tutti.

 

Citazione
Topic starter Pubblicato : 13/07/2012 15:19
(@alessio-2)
Membro Registered

ciao kaiser tt ok?

il discorso e' lungo e magari nn sono io del forum la persona piu' indicata nel risponderti....

aspetta e senti quel che dicono gli esperti di queste 2 correnti....

ciao

 

ale

 

ps che pigro che sono...pur di non scrivere 2 righe in piu' faccio il diplomatico....ahahaha

 

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Pubblicato : 13/07/2012 16:08
(@-2679)
Membro Registered

Mica è la stessa ricetta, poi le pezzature e le cotture sono completamente diverse.

Riguardo al disciplinare su certi aspetti è troppo vago!!!!

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Pubblicato : 13/07/2012 16:43
(@-1749)
Membro Registered

[quote=kaiser_1297710293]

 Buongiorno a tutti, avrei un quesito...

Qual'è la differenza di procedura tra un impasto napoletano ed uno romano?

Perchè il disciplinare parla di lievitazione a TA per 6 ore e molti pizzaioli  mettono in frigo per giorni? 

Se tutti e due gli impasti seguono una ricetta uguale e lievitazione lunga in frigo, allora qual'è la differenza? Solo nello stendere i panetti?

Grazie a tutti.

 

X ME LA TECNICA DEL FREDDO MI AIUTA A GESTIRE MEGLIO TUTTO IL LAVORO,NN HO PROBLEMI X LA STESURA QUINDI E' UN DISCORSO RIPETO DI COMODITA E DI GESTIONE,,

E POI TU SEI UN VETERANO XCHE NN Cè LO DICI TU?

UN SALUTO E UN BEN TORNATO.

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Pubblicato : 13/07/2012 16:47
(@giovanni-gandino)
Membro Registered

macchè veterano 😉 mi sto occupando di pizza napoletana per dei clienti e noto il solito "casino" 😉 due disciplinari ovviamente diversi e 100 modi di fare la "Napoletana"

Ovviamente io sono assolutamente per l'Anarchia perchè come insegnante reputo la teoria e la conoscienza delle materie prime più importante della tecnica, però quando voi definite una pizza napoletana cosa intendete? Se il disciplinare "MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
Proposta di riconoscimento della specialita' tradizionale garantita «pizza Napoletana»
GU n. 120 del 24-5-2004 "

dice che la lievitazione è di sei ore, come fate la puntatura e l'appretto?

Insomma se (probabilmente giustamente) ce ne freghiamo delle tradizioni e dei disciplinari come fate a riconoscere il "vero" metodo per la "Napoletana"???

un salutone a tutti!:-)

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Topic starter Pubblicato : 13/07/2012 17:06
(@-2261)
Membro Registered

[quote=kaiser_1297710293]

 Buongiorno a tutti, avrei un quesito...

Qual'è la differenza di procedura tra un impasto napoletano ed uno romano?

Perchè il disciplinare parla di lievitazione a TA per 6 ore e molti pizzaioli  mettono in frigo per giorni? 

Se tutti e due gli impasti seguono una ricetta uguale e lievitazione lunga in frigo, allora qual'è la differenza? Solo nello stendere i panetti?

Grazie a tutti.

 

 

La differenza risiede nell'idratazione: meno idratato l'impasto della romana, più idratato quello della napoletana... credo sia perchè in cottura (che nella romana avviene a temperature meno elevate che nella napoletana) - ma anche a seguito delle due rispettive e differenti stesure - il primo permette di sviluppare la croccantezza mentre il secondo permette di sviluppare la morbidezza e l'altezza. A te quale piace di più? Io in genere mi butto sulla napoletana, ma ci sono certi posti della capitale dove fanno una scrocchiarella divina! Wink

Riguardo al disciplinare, beh a mio parere è solo un "disciplinare", cioè contiene le norme di garanzia che COME MINIMO bisogna rispettare per non avvelenare la gente e non spacciare il prodotto finale per quel che non è: i pizzaioli esperti poi "aggiungeranno" probabilmente qualche ora di maturazione in più al disciplinare, il che probabilmente li porterà a far uso del frigo.

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Pubblicato : 13/07/2012 18:09
(@giovanni-gandino)
Membro Registered

 Quindi possiamo dire che le differenze sono

Acqua nell' impasto

Pezzature

Stesura

Cottura

Pubblicità 😉

.???.?.?.?.?.

Io sono stato a napoli e ho mangiato la pizza in due posti famosi ma in entrambi i casi non sono riuscito a finire il pasto, troppo cruda mollacciosa e bagnata :-((((( però non mi arrendo e prima o poi una buona pizza napoletana l'assaggerò 🙂 ho tenuto persino come ricordo il menu di uno di questi dove tra gli ingredienti della "vera pizzamargherita" c'era il parmigiano!!!! :-(((( 

Grazie dei consigli e se potete illuminatemi ancora 🙂

 

 

 

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Topic starter Pubblicato : 13/07/2012 18:23
(@-2679)
Membro Registered

Non per essere pignolo ma una vera napoletana non può e non deve essere stracotta e asciutta, logicamente tutto all'interno di certi limiti, ma se cerchi una pizza asciutta, all'ora è inutile che cerchi chi faccia una varace che ti piace.

E' un pò come x la bistecca fiorentina, la napoletana deve essere al sangue

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Pubblicato : 13/07/2012 19:18
(@giovanni-gandino)
Membro Registered

 Ciao neaples, la pizza morbida è una cosa e quella cruda è un' altra 🙂 quelle mangiate a napoli erano proprio una fiorentina di struzzo :-))))))

Ma in sei o otto ore di lavorazione come fate a fare puntatura e appretto? 

 

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Topic starter Pubblicato : 13/07/2012 19:25
(@-2679)
Membro Registered

[quote=kaiser_1297710293]

 Ciao neaples, la pizza morbida è una cosa e quella cruda è un' altra 🙂 quelle mangiate a napoli erano proprio una fiorentina di struzzo :-))))))

Ma in sei o otto ore di lavorazione come fate a fare puntatura e appretto? 

 

Io personalmente, anche se prediligo lavorare a T.A., faccio sempre 22-24 ore, al massimo ho fatto un 12 ore ma con riporto, non ho mai fatto 6-8 ore, quindi non saprei con esattezza, su due piedi direi impasto - 30 minuti puntata - appretto.

Ho provato anche il frigo a 48 ore, ma non lo preferisco, e poi mi è più comodo così

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Pubblicato : 13/07/2012 21:21
(@-2261)
Membro Registered

[quote=kaiser_1297710293]

Quindi possiamo dire che le differenze sono

Acqua nell' impasto

Pezzature

Stesura

Cottura

Pubblicità 😉

[...]

Grazie dei consigli e se potete illuminatemi ancora 🙂

 

Allora, ti dico TUTTO quello che so io sulla differenza in questione, nella speranza che qualcunaltro possa apportare delle correzioni e/o integrazioni, chè l'argomento interessa parecchio pure a me.

 

PIZZA NAPOLETANA

- richiede più acqua nell'impasto, onde garantire la sofficità del prodotto finale: indicativamente circa il 60% di idratazione;

- viene stesa rigorosamente a mano, di modo da rispettare la struttura alveolare la quale deve essere favorita soprattutto ai bordi (il cosiddetto "cornicione"), che devono risultare più alti: il tutto, per raggiungere il diametro di circa 30cm, richiederà un panetto di circa 230gr;

- richiede una cottura "violenta", cioè ad alte temperature, di modo che l'impasto riceva la giusta spinta per svilupparsi in altezza ed al contempo restituisca il famoso contrasto fra fragranza all'esterno e morbidezza all'interno.

 

PIZZA ROMANA

- richiede meno acqua nell'impasto, onde garantire la croccantezza del prodotto finale: indicativamente circa il 50% di idratazione;

- viene stesa in maniera uniforme e sottile con l'ausilio del mattarello: il tutto, per raggiungere il diametro di circa 30cm, richiederà un panetto di circa 150gr;

- richiede una cottura più "mite" rispetto alla napoletana, questo perchè il disco di pasta già in partenza è più sottile di una napoletana ed inoltre una cottura a temperature meno elevate permette al calore di entrare all'interno - per così dire - del disco, sviluppando la croccantezza tipica della "scrocchiarella" romana.

 

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Pubblicato : 14/07/2012 00:35
(@giovanni-gandino)
Membro Registered

si grazie..... però dato che l'idratazione dipende dalla farina, allora direi che i due impasti necessitano probabilmente di due farine diverse o no?

:-))))))

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Topic starter Pubblicato : 14/07/2012 10:41
(@-2679)
Membro Registered

[quote=kaiser_1297710293]

si grazie..... però dato che l'idratazione dipende dalla farina, allora direi che i due impasti necessitano probabilmente di due farine diverse o no?

:-))))))

Non è così, è vero ogni farina ha un range d'idratazione diverso, ma cmq posso idratare a mio piacimento con le dovure tecniche.

Ripeto la differenza grossa stà nella pezzatura e nella cottura, l'impasto anch'esso varia giustamente, ma cmq se prendi un panetto di una verace e lo cuoci a 250° x 3 minuti, non ne esce una verace, viceversa se prendi un panetto di una romana e cuoci a 450° per 60 secondi, di sicuro rimane morbido, in più c'è anche la pezzatura che incide sul tutto

RispondiCitazione
Pubblicato : 14/07/2012 12:42
(@-2261)
Membro Registered

[quote=neaples79]

[quote=kaiser_1297710293]
 
si grazie..... però dato che l'idratazione dipende dalla farina, allora direi che i due impasti necessitano probabilmente di due farine diverse o no?
 
:-))))))
 
 
Non è così, è vero ogni farina ha un range d'idratazione diverso, ma cmq posso idratare a mio piacimento con le dovure tecniche.
 
Ripeto la differenza grossa stà nella pezzatura e nella cottura, l'impasto anch'esso varia giustamente, ma cmq se prendi un panetto di una verace e lo cuoci a 250° x 3 minuti, non ne esce una verace, viceversa se prendi un panetto di una romana e cuoci a 450° per 60 secondi, di sicuro rimane morbido, in più c'è anche la pezzatura che incide sul tutto
 
 
 Diciamo che il nocciolo del mio discorso è che l'impasto della romana é più "duro" (quindi meno idratato, se si parte dalla stessa farina) di quello della napoletana: credo che questa esigenza nasca dal fatto che un impasto di questo tipo è più facile da lavorare col mattarello. Certo, poi è vero che la cottura fa il suo gioco. Aggiungo che nelle pizzerie di Roma in cui ho chiesto mi hanno detto che usano la 00, ma circa la forza non saprei dire... Purtroppo a Roma non c'è una cultura della pizza al piatto come a Napoli, per cui, esclusi alcuni locali a mio avviso di eccellenza (che ti fanno capire come questa pizza, pur differente dalla napoletana, richiede comunque della maestria), spesso e volentieri ti trovi a che fare con pizze improvvisate, mal cotte, lievitate a c**** di cane e indigeste. Questa peró é solo la mia personale opinione: mi piacerebbe tanto sapere il punto di vista degli esperti di pizza capitolina...purtroppo della napoletana si sa molto, della romana invece molto poco (con esclusione della famosa teglia).
 
 
 

 

 

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Pubblicato : 15/07/2012 01:50
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