Ieri Ernesto Cacialli ha fatto la sua ultima pizza. Poi se ne è andato, per sempre, a soli 60 anni.
La sua foto con il presidente Clinton che addenta una sua pizza ha fatto il giro del mondo, infatti tutti conoscono Ernesto e la sua “Pizzeria del Presidente”.
Noi stessi abbiamo avuto la fortuna di essere suoi ospiti e ricordiamo ancora i profumi che sprigionavano le sue pizze, ma soprattutto amiamo ricordare la sua grande gentilezza e l’enorme disponibilità, pur essendo egli un mito di fama internazionale.
Antonio Bassolino ricorda sentimenti che accomunano molti altri napoletani che conoscevano Cacialli.
‘Il pizzaiolo di via dei Tribunali, ora scomparso, quel giorno non stava nei panni dalla contentezza. Nella sua piccola pizzeria, gli uomini dell’imponente sicurezza del presidente Usa erano agitati per quel fuori programma dal rigido protocollo del G7. Una scena davvero insolita che solo a Napoli capita di vedere’.
Già, perché ’O presidente è Bill, giovane presidente di belle speranze in giro per i vicoli come un turista agganciato e trascinato a viva forza dentro la pizzeria nonostante la gragnola di spintoni presi dalle guardie del corpo. Erano i giorni del G7 a Napoli, intensi e ricchi per la città, in cui si viveva con un senso di entusiasmo e di rinascita molto diverso dal momento attuale.
Per tutti questi anni Ernesto ha continuato a lavorare senza sosta nella sua pizzeria, diventato un luogo cult, incorniciato dalle foto di quella splendida giornata.
Il suo locale vanta una clientela trasversale che va da giornalisti, vip televisivi, ma anche chef internazionali come Ferran Adrià e Alain Passard, folgorati sulla via della sua stupefacente pizza fritta. Incredibile sì, questa nuvola leggera che vola nel piatto e si squaglia in bocca cedendo il morbido ripieno di ricotta, salame, provola, cicoli.
Oggi Napoli piange un suo figlio , ma siamo certi che a piangere Ernesto saremo molti di più.
Ciao Ernesto
Pizza.it School
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