Campionato mondiale della Pizza a Salsomaggiore

Il palcoscenico di Miss Italia, madrina della manifestazione, ha ospitato la X edizione del campionato mondiale della Pizza

E’ stato di nuovo il Palazzetto dello Sport di Salsomaggiore Terme (Parma), famoso palcoscenico dell’elezione di Miss Italia, madrina della manifestazione, ad ospitare la X° edizione del CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA, il più importante concorso internazionale della pizza e dei pizzaioli, organizzato da Pizza e Pasta Italiana.
Sono qui come inviata speciale per il portale www.pizza.it , e per raccontarvi di questo evento che, alla sua decima edizione, sembra sempre più entusiasmare i pizzaioli e catalizzare la loro attenzione: si tratta del Campionato Mondiale della Pizza, che si è svolto nei giorni 2-3-4- aprile 2001 presso il Palazzetto dello Sport.

La cosa che subito mi ha colpito è l’allegria,

la serenità che aleggiava nell’aria e che riscontravo nei visi rilassati e sorridenti dei numerosissimi pizzaioli ( ma non sono qui per gareggiare??! – mi domandai -) ma, evidentemente la competizione gli fa davvero bene!


Il riscaldamento prima della gara

Le gare,erano suddivise in gastronomiche (pizza classica, pizza in teglia, presentazione), abilità (pizza più larga, velocità e stile libero acrobatico) e la gara tra squadre acrobatiche del mondo.

I pizzaioli-concorrenti di questa edizione erano 300 e fino a 350 per le gare di abilità. Le giurie, composte da vari esperti del settore erano 4, una per ognuno dei 4 forni (forniti dalle ditte Castelli e Maranaforni), dando la loro valutazione su tanti aspetti, dalla presenza del pizzaiolo (cura, pulizia, abbigliamento) al gusto, l’impasto, la cottura, la coreografia, la velocità nello stendere la pasta, l’accostamento degli ingredienti, ecc. Moltissimi i partecipanti stranieri, giapponesi, australiani, americani, e così via. Nella giornata iniziale del Campionato, lunedì 2 aprile, si sono sfidate 7 squadre italiane acrobatiche ed una giapponese. E’ risultata vincente, classificata prima, quella denominata “Sicilia”.

(il riscaldamento di Paolino Bucca)

La formazione risultata Campione Mondiale

Al secondo posto si è classificata invece la squadra dei giapponesi (ho visto ragazzi e ragazze giovanissimi far roteare i loro dischi di pasta per diverse ore continuativamente).

Vincitore nella categoria “Pizza Classica” è risultato essere il signor Paolini di Augusta (Siracusa), mentre il vincitore nella categoria “Pizza Teglia” è stato il signor Claudio Menon di Roma

Abbiamo incontrato i ragazzi della squadra “Sicilia”, ancora emozionati e raggianti per la vittoria: sono i fratelli Gabriele, Piero e Sergio di Mazara del Vallo, Pasqualino Barbasso di Cammarata (AG) e Paolino Bucca. Da un anno a questa parte formano un gruppo affiatato e solidale nel nome della comune passione per la pizza; si allenano almeno due volte alla settimana, con costanza e serietà perché, come affermano, questa passione dà loro grandi soddisfazioni e completa la loro professionalità.

Poi c’è Leone Coppola, pizzaiolo e amico per la pelle e per la pizza di Paolino Bucca, (ha un locale a Gavirate in provincia di Varese che si chiama “La Caretera” ).

Lui a Salsomaggiore, prima di gareggiare, ha dato prova di simpatia e di “resistenza” tenendo a bada un gruppetto di bambini scatenati alle prese con l’impasto e la farina. (vd. foto).

Non solo: per ingannare il tempo ed allentare la tensione, in attesa della sua esibizione, Leone ha allietato i presenti facendo il giro del Palazzetto dello Sport con una tripla bicicletta, tricolore, al suono della Fanfara indossando il mitico cappello da Bersagliere! (vd. foto)

Ma lo spettacolo continua infatti, gironzolando tra gli stand per salutare amici di aziende presenti come il signor Renato Margaritt della [LINk]http://www.lillycodroipo.com>Lillly Codroipo,

il signor Grazioso Bonato della Paulaner, il signor Ferri di Funetta, il dr. Paolo Scarpellini del Molino Spadoni, il signor Lizzio di Termopizza (vd. foto), ad un certo punto mi imbatto nientemeno che in Adriano Celentano – ospite della manifestazione? – direte voi- invece no, perché si tratta di Claudio Mele, ovvero il “pizzaiolo-molleggiato”, infatti è la fotocopia di Adriano Celentano e si trova qui anche lui per gareggiare… il look, la voce e i movimenti sono identici a quelli del vero Adriano e potrebbero ingannare chiunque! Claudio Mele, 37enne pugliese, ha dedicato la sua pizzeria di Taurisano vicino a Lecce al Clan di Celentano, dandogli questo nome. La sua specialità è la pizza ai lampascioni (la Campagnola) che ha presentato nella gara di pizza classica, mentre nel suo menù c’è la pizza Serafino, che prende il nome da uno dei primi film di successo di Celentano ed è a base di spinaci e ricotta, la Molleggiata, con doppia mozzarella e la Simpatica con funghi porcini e grana. Claudio-Adriano è simpatico e gentile, si lascia fotografare, risponde a qualche domanda e tra una battuta e l’altra, si trasforma anche in Lino Banfi e Bombolo. E’ davvero uno spasso! (vd. foto)

Sorprendente è anche osservare quanto impegno, quanta fantasia e quanto cuore ci mettono questi pizzaioli nelle loro esibizioni.

Un pizzaiolo siciliano, Sig. Riggio,(vincitore al recente Campionato di Fiuggi) ha addirittura creato abiti rinascimentali decorati con l’impasto per la pizza che, una volta cotto, si è trasformato in una serie di ricami e ornamenti molto originali.(vd. foto).

Un’altro gruppo di pizzaioli napoletani invece si è presentato alla giuria con una folcloristica coreografia, degna delle rappresentazioni di De Filippo: Pulcinella portava il vassoio con la pizza, la bella ragazza in costume napoletano lo accompagnava e 3 musicisti con gilet e paglietta, cantavano le più celebri canzoni napoletane. Insomma ovunque ci si gira la pizza dà spettacolo!

Ma, finalmente riesco ad avvicinare Paolino Bucca e a intervistarlo.

D. “Paolino, che cosa ti ha spinto a scegliere la professione di pizzaiolo?”

R. ” La pizza io ce l’ho nel sangue da sempre, è una passione, è la mia vita! Ho cominciato 14 anni fa’ facendo il panettiere. Ho frequentato un corso Professionale ma l’esperienza me la sono costruita lavorando sodo, giorno dopo giorno e quindi facendo molta pratica”. Adesso sono contento con il mio locale di Azzate (Varese) “Mondo Pizza”. www.pizza.it/mondopizza

D. “Cosa ti ha portato a partecipare a questo Campionato, qui a Salsomaggiore?”

R. ” Non è la prima volta che partecipo. Anzi, nel 1998 conquistai il titolo di Campione Acrobatico e quest’anno con la Squadra Sicilia abbiamo bissato la vittoria è stato un successone, e una grande soddisfazione!” Spesso partecipo anche ad altre gare.

D. “Che cosa si prova ad essere campioni, cosa si prova nella competizione?”

R. ” Guarda, è davvero una gioia immensa, è la ricompensa più grande ai sacrifici, all’impegno, alla passione che si mette in questo lavoro. Gli allenamenti per l’acrobatica, ad esempio, sono duri e li faccio quasi tutti i giorni, almeno un paio d’ore. Il titolo ti fa sentire qualcuno, e ti accresce professionalmente, ti gratifica. La competizione è necessaria perché ti permette di confrontarti con gli altri pizzaioli e di valorizzarti, ti dà lo stimolo per fare sempre meglio. Ti dà la possibilità di dimostrare davvero quanto vali”.

D. ” A proposito, anche i tuoi figli ti seguono in questa passione, gliel’hai trasmessa tu?”

R. “Veramente, il piccolo Federico di 8 anni, quando aveva 10 mesi giocava già con la pizza di plastica, per lui non esistono altri giochi, lui si diverte solo con la pizza! Poi Carmen, di 12 anni, visto il fratellino cimentarsi nelle evoluzioni acrobatiche, non ha voluto essere da meno ed anche lei è diventata bravissima. Di recente ha partecipato alla trasmissione “Piccoli Fan” della TV Francese, le hanno dedicato un’intero servizio.” Così li porto con me, quando gli impegni scolastici lo permettono, alle manifestazioni.

D. “Tua moglie cosa dice di questa passione, ti segue?”

R. ” Prima aveva molto più tempo e mi seguiva sempre. Adesso cerca di fare il possibile, conciliando gli impegni di casa e di scuola con i figli.

D. ” Cosa ne pensi dell’organizzazione di questo campionato?”

R. ” Negli anni è sempre migliorato. In questa edizione ho visto più organizzazione e anche le giurie mi sembrano più preparate. Oggi non ci si ferma soltanto “all’estetica” delle pizze ma soprattutto all’impasto, alla lievitazione, alla sua digeribilità, anche se la valutazione di gusto è sempre molto soggettiva. Non mi piacciono certe coreografie in cui oltre alla pizza ci sono altri elementi che non sono alimentari, che con la pizza c’entrano poco. Credo nella composizione genuina e nella originalità del pizzaiolo.

D.” Qual’è la tua pizza specialità?

R. ” E’ la pizza BRENTA (che è il nome di un paese vicino ad Azzate) ed è condita con pomodoro, crema di olive e speck, nella zona piace molto!

La famiglia Bucca, sembra non sfornare solo pizze ma anche prodigi perché a Salsomaggiore abbiamo incontrato Simona, 21 anni, nipote di Paolino, e anche lei ha fatto della pizza la sua vita. Simona vive in Sicilia, a Barcellona (Messina) e lavora nella pizzeria del padre Carlo “All’antico Pozzo”, ci dice che a 11 anni già impastava e che non farebbe mai nessun’altro mestiere al mondo!

Simona ha gareggiato per la categoria delle pizze classiche presentando una pizza intitolata al locale a base di salsa di spinaci, parmigiano, olio, provola siciliana al posto della mozzarella e guarnita con melanzane e pinoli, il cornicione della pizza è ripieno anch’esso di spinaci, davvero un abbinamento di sapore e fantasia questa pizza!

Uno stuolo di fotografi, cameraman e giornalisti si accalcano intorno ai nostri pizzaioli e alle loro opere d’arte. Questo è il loro momento, il palcoscenico è il loro ed è giusto premiare la loro tenacia, la bravura e la creatività.

Arrivano le classifiche ufficiali

Il campione assoluto, vincitore del Primo Premio Pizza Tonda Classica è Giuseppe Paolini di Augusta (Siracusa) che ha presentato la Pizza BRASILE a base di mozzarella, funghi porcini, pancetta e formaggio Parmigiano Reggiano.

Per questa categoria sono arrivati al secondo posto Venceslao Maranza di Movillara (PU) e al terzo posto Aniello Lodato di Mercato San Severino (SA).

Per la categoria Pizza in Teglia è arrivato primo Claudio Menon di Roma, seguito da Corrado Montini di Lecco e Ugo Veri anche lui di Roma.

Per la categoria Presentazione della Pizza, invece, primo classificato Pasquale Dente di Verrucchio (Rimini), secondo Paolo Esposito di Latina e terza una donna, Anna Passanti di Bocale Secondo (RC).

La gara di abilità dedicata alla Pizza più Larga è stata vinta da Michele Coloretti di S. Stefano Magra (SP), al secondo posto Alberto Arino di Napoli, al terzo posto Christian Surian di Brian di Eraclea (VE).

Il primo premio per la Velocità è andato a Salvatore D’Angela di Loano (SV), il secondo al nostro amico Leone Coppola di Gavirate (VA) ed il terzo a Maurizio Salgarella di Brian di Eraclea (VE).

Per finire, nell’ultima spettacolare gara di abilità, quella di stile libero acrobatico, si è distinto, come primo classificato, Tony Gemignani dalla California (USA), secondo Paolo Coppola di Bocale Secondo (RC) e terzo Enrico Landi di Pisa.

Il premio speciale, intitolato al Parmigiano Reggiano è stato consegnato, come primo classificato a Giuseppe Paolini di Augusta, secondo a Ugo Veri di Roma e terzo a Duilio Girotto di Teramo.

Per i moltissimi altri che non hanno vinto ma che hanno partecipato con uguale impegno ed entusiasmo, è lanciata la sfida per la prossima edizione!
Sono sulla via del ritorno: è stato un vero tuffo nel mondo-pizza che regala sempre qualche emozione, e insegna qualche cosa in più.

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