Un gentilissimo resp. della Protezione Civile di Roma ci ha finalmente contattati.
Per prima ha voluto ringraziarvi tutti.
Adesso dovrà coordinare, lui, la cosa sul posto.
Tra i tanti problemi che ci ha esposto c’è quello relativo alla dislocazione dei forni (c’è poca pianura) e, soprattutto, quello relativo alla mancanza di posti letto nelle tende dove ospitare i pizzaioli che andranno lì (possono garantirne max. 6 a notte).
Per cui ci ha consigliati di andare, per adesso, con solo 2 forni e 6 pizzaioli al giorno. (nel frattempo, anche per i soli 2 forni, si sta adoperando per ottenere le varie autorizzazioni, l’assicurazione sui rischi ecc..)
Noi domani ci metteremo in contatto con i tantissimi pizzaioli che ci hanno scritto proponendosi come volontari( più di 400), per conoscere in cosa consiste la loro disponibilità: più precisamente dovremmo sapere in quali e quanti giorni saranno disponibili a stare sul posto.
Abbiamo dato la ns. disponibilità a portare gli altri 47 forni e disporli nelle altre tendopoli, ma sembra che ciò creerebbe un problema logistico ( anche per la solita la carenza di posti letto).
Infatti, a suo condivisibile parere, sarebbe più logico, e meno dispendioso, se si facesse la pizza in un unico campo, dove far convogliare i quintali di merce (farina,pomodori ecc… ed attrezzature varie) per poi preparare le pizze e distribuirle nelle altre tendopoli con i mezzi della P.C.
Comunque cercherà di fare il possibile affinchè si possa andare con i 49 forni.
Il fatto che altre associazioni stiano, in maniera lodevole, proponendo la stessa iniziativa non ci agevola, e, insieme, stiamo creando confusione alla P.C; infatti essi stessi non sapevano più chi chiamare.
La redazione
Nessun commento presente