Prezzo “politico” per la pizza ? Meglio di no, dicono a Napoli. La provocazione al caro prezzi lanciata dall’APN per sfornare fumanti ‘margherite’ al costo 3,50 euro in tutte le pizzerie napoletane è bocciata dalle altre associazioni di ristoratori partenopei. Antonio Pace, presidente del l’Associazione verace pizza napoletana e dei commercianti partenopei, in una nota sottolinea le “tante telefonate di protesta degli associati contro una politica dei prezzi che metterebbe in crisi le aziende”.
“Questa scelta denota una totale mancanza di conoscenza sui costi di gestione di un’azienda – sottolinea Pace – sembra uno slogan tirato fuori da qualcuno per farsi facile pubblicita’ che crea un’aspettativa impossibile a realizzarsi. Stiamo parlando, ovviamente, di aziende sane, che agiscono nel pieno rispetto della normativa vigente, che pagano il proprio personale in base al contratto nazionale di lavoro, che emettono regolari fatture. Di fronte a costi di gestione fissi enormi, parlare di politica dei prezzi rappresenta un’autentica assurdita'”. “Abbiamo ricevuto moltissime telefonate di protesta dei nostri associati- ribadisce Massimo Di Porzio, presidente dell’Associazione dei Ristoratori di Napoli e Provincia – non dobbiamo dimenticare che sul prezzo di una pizza incide molto di piu’ il fitto del locale del costo della mozzarella. Pensare, quindi, che il costo di una ‘Margherita’ possa dipendere esclusivamente dal costo delle materie prime e’ un’assurdita’
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