Celiachia: associazioni e testimonial

L'Associazione Italiana Celiachia, la Plasmon ed alcuni personaggi famosi ci parlano di questa malattia meno rara di quanto si pensi.

Moltissime persone ci scrivono sul problema della celiachia, una malattia che sembra diffondersi sempre di più e che consiste nell’intolleranza al glutine e quindi a tutti quegli alimenti che lo contengono come il pane, la pasta, la pizza.

Si tratta di una malattia che un tempo era considerata rara e soprattutto legata all’infanzia (nel 1964 si scoprirono i primi casi) ma poi col passare del tempo, grazie a studi e ricerche approfondite e grazie al perfezionamento dei metodi diagnostici si è arrivati alla definizione di un’intolleranza alimentare molto diffusa.

Le persone che ci scrivono però, la pizza la adorano e perciò chiedono vari suggerimenti: come prepararla a casa, dove chiederla in pizzeria, ecc.

Così abbiamo pensato di scrivere un articolo su questo argomento tanto attuale e interessante, con l’ottica di fare un po’ di chiarezza e di dare qualche utile indicazione a chi ne ha più bisogno, e lo facciamo con l’aiuto della dr.ssa Marina Bellini – marketing manager e della dr.ssa Valentina Haupt – assistant product manager della Plasmon, (www.plasmon.it) dove www.pizza.it le ha incontrate e intervistate, alle quali va il nostro sentito ringraziamento.

L ’ASSOCIAZIONE: UNA SQUADRA VINCENTE

In Italia si contano oggi circa 40.000 celiaci di cui 20.000 sono iscritti all’AIC – Associazione Italiana Celiachia e altri 300.000 sono potenziali celiaci.

L’AIC ha una sede in ogni Regione italiana e funge da collante per i celiaci fornendo preziose informazioni, organizzando corsi, incontri e convegni, distribuendo un notiziario, dando supporto e solidarietà ai malati. (e-mail: aic@cibernet.it)

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla Segreteria Nazionale AIC – Anna Maria Vallesi (tel. e fax 050/580939).

PLASMON: UN ’ AZIENDA AL SERVIZIO DEI CELIACI

Ma torniamo un momento alla PLASMON, un’azienda che ha ormai un secolo di storia alle spalle e che da sempre si occupa di alimentazione per bambini, quindi con ancora più riguardo rispetto a questa problematica.

Come abbiamo detto, negli anni ’60 si identificava la celiachia come una malattia infantile e fu per questo che Plasmon pose l’attenzione alla questione e cominciò a studiare prodotti adeguati, tuttavia la difficoltà diagnostica di allora non aiutava e soltanto trent’anni dopo, verso gli anni ’90 ci fu un’importante evoluzione che portò ad individuare correttamente i malati di celiachia.

Anche Plasmon così cominciò a produrre i primi biscotti e la pasta per celiaci.

Negli anni 1993/94 Plasmon inizia un percorso didattico – formativo dedicato ai celiaci e finalizzato alla preparazione di cibi senza glutine.

I CORSI PER RISTORATORI E PIZZAIOLI

Nel 1998 vengono introdotti anche i corsi per ristoratori che a tutt’oggi hanno moltissimo successo e sono indirizzati appunto a quei ristoratori particolarmente sensibili al problema della celiachia che desiderano inserire nel proprio menù oltre alla pizza anche altri piatti fatti senza glutine.

E’ significativo rilevare che queste attività formative sono supportate da investimenti esclusivamente Plasmon.

Ai rispettivi locali viene poi apposto un contrassegno distintivo per segnalare ad un eventuale celiaco che in quel ristorante potrà gustare piatti rigorosamente senza glutine e soprattutto manipolati adeguatamente.

I corsi che Plasmon conduce per i ristoratori e pizzaioli sono di circa tre ore ciascuno, ne vengono realizzati di media due al mese per Regione e sono composti da una prima parte teorica in cui si fa una panoramica sulla malattia, sulla sintomatologia, sugli aspetti medici, dietetici e anche commerciali, poi si spiega quali sono gli alimenti con glutine e quelli senza, quali sono le diverse applicazioni della farina Plasmon.

Nella seconda parte pratica invece, abitualmente condotta dal Maestro Pizzaiolo Nicolò Angileri, si procede alla dimostrazione dal vero di preparazioni, procedimenti e regole di non-contaminazione dei cibi, in particolare vengono mostrate le preparazioni di pizze, focacce, torte, pane e gnocchi.

La farina Plasmon che viene utilizzata si chiama Bi.AGLUT e si trova in farmacia mentre al supermercato si trova con il marchio FREE.AGLUT, è la migliore farina in commercio per resa e caratteristiche, ottima per la sua valenza nutrizionale, per la correttezza di prodotto e perché è un alimento completo e bilanciato.

LE REGOLE

Riportiamo qui di seguito le regole fondamentali per evitare la contaminazione da glutine, che sono la cosa più importante da fare quando si prepara un cibo destinato ad un celiaco!

ALTRI PRODOTTI, VITA FACILE

Ma Plasmon fornisce una più ampia scelta di prodotti utili al celiaco, come:

pasta all’uovo (sedani, tagliatelle, lasagne e stelline
pasta e fagioli già pronta
fusilli con verdure alla mediterranea già pronti
penne con funghi porcini già pronte
pancarrè
grissini
snack salato
biscotti
savoiardi
frolle
gocce di cioccolato
wafers al cacao
merendine margheritine
merendine allo yogurt e uvetta
plum ciok
birra

Già, persino la birra è entrata a far parte della ricca gamma di prodotti Plasmon adatti ai celiaci, totalmente priva di glutine, mantiene comunque la corretta gradazione alcolica della birra ed ha un gusto piacevole; è stata studiata in collaborazione con Heineken.

Ma non è tutto, infatti è con farina Bi.AGLUT di Plasmon che è stata creata la nuova pizza surgelata priva di glutine – “GLUTENOUT” – di H&H Quality Food.

(glutenout@glutenout.it) distribuita nei supermercati, nelle varianti base per pizza da farcire a piacere, pizza Margherita e pizza dessert alla crema gianduja.

Capite bene che per alleviare le difficoltà di alimentazione dei celiaci, Plasmon ha fatto davvero molto!

RICETTE
Pizza alle patate aromatizzata
Ecco una gustosa variante per preparare un’ottima pizza.

Impastate 300 grammi di farina BI.AGLUT Plasmon con 4 patate di media grandezza precedentemente lessate e sbucciate e poi passate allo schiacciapatate. Aggiungete lievito senza glutine sciolto in poca acqua tiepida e una presa di sale.Lavorate bene questo impasto poi lasciate riposare la palla di pasta che avrete formato. L’alternativa sta nell’aromatizzare l’impasto aggiungendo prima alla farina alcuni aghi di rosmarino oppure un poco di concentrato di pomodoro sciolto in acqua o ancora foglioline di salvia finemente tritate. Queste basi per pizza aromatiche si sposano molto bene se farcite con speck e fontina oppure con salsiccia dolce.

Crostata di Marmellata

Setacciate 300 grammi di farina Bi-Aglut Plasmon con 2,5 gr. Di lievito senza glutine per torte su un piano e disponete a fontana.

Aggiungete 125 gr. di zucchero a velo, 1 bustina di vanillina, un pizzico di sale, 1 fiale di aroma di limone, 1 uovo intero e 125 grammi di burro o margarina precedentemente sciolto a bagnomaria.

Lavorate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo col quale formerete un panetto che avvolgerete in un panno asciutto e porrete in frigorifero per 30 minuti.

Trascorso questo tempo lavorerete l’impasto nuovamente con un mattarello.

Stendetene 320 grammi su di una teglia foderata di carta per forno.

Distribuite 250 grammi di confettura di frutta consentita sulla pasta in maniera uniforme.

Poi con i restanti 120 grammi di pasta formate dei cordoni che intreccerete sulla confettura. Infornate in forno a 180/190° per 20-25 minuti.

Capesante alla besciamella

Soffriggete in una padella, in 25 gr. di burro, 70 gr. di funghetti champignon tagliati a tocchetti, unite 25 gr. di farina senza glutine e 200 gr. di fumetto di pesce. Mescolate la salsa e fate bollire per circa 10 minuti, completatela con 50 gr. di panna fresca, 1 tuorlo d’uovo, sale, pepe e prezzemolo fresco finemente tritato. Aprite a crudo le capesante (3 per commensale) e ricopritele con la salsa. Aggiungete un pizzico di pane grattato (privo di glutine) e fiocchetti di burro. Passate in forno a gratinare per pochi minuti.

TESTIMONIAL
Alcune volte chi scopre di essere celiaco non prende molto bene questa nuova condizione, gli ci vuole effettivamente un po’ di tempo per abituarsi e soprattutto per rendersi conto che può tranquillamente condurre una vita normale. E nemmeno si immagina quante altre persone condividono con lui questa intolleranza al glutine, persone anche famose, come per esempio la bella e brava attrice di teatro e televisione Claudia Koll che è stata recentemente intervistata per rendere la sua testimonianza al Notiziario della AIC.Infatti la bella Claudia è celiaca da quando era bambina e da allora cerca di rispettare diligentemente la dieta.
Certo per un’attrice non è sempre facile!

Spessissimo, infatti, si mangia fuori e all’inizio, ha confessato la Koll, piuttosto che dichiarare di essere celiaca non mangiava, soffrendo per la sua condizione, sentendosi complessata, diversa dagli altri (e, forse, è proprio questo il problema più grande, soprattutto per i giovani celiaci).

Ma poi, grazie alla sua partecipazione all’AIC anche Claudia è riuscita a superare questa difficoltà e anzi, a tutti suggerisce prima di tutto di imparare ad amarsi e piacersi e poi a far sapere di questa malattia, senza paura o vergogna, specialmente per diffondere e favorire l’informazione di questo problema, anche nei confronti dei medici.

Inoltre Claudia ribadisce l’importanza di una buona dose di preparazione e conoscenza da parte di cuochi, ristoratori e pizzaioli, effettivamente quando si trova in un locale in cui riconosce questo, si sente assai più tranquilla e protetta.

APPUNTAMENTI SPECIALI

Plasmon e AIC lavorano spessissimo insieme per allietare la vita dei numerosi celiaci e organizzano anche eventi ed iniziative speciali.

Serate e incontri chiamati PIZZA PARTY e PASTA PARTY a base di preparazioni senza glutine ma anche la PIZZA IN PIAZZA, un raduno che si verifica nelle piazze delle città italiane per la preparazione e degustazione di pizza senza glutine.

Forum della Pizza
Articolo sulla Celiachia

 

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